Come riconoscere le normali sfide e i segnali di stress scolastico nei nostri figli e figlie?
Essere genitori ci espone costantemente a nuove sfide, una delle quali è capire quando i nostri figli e figlie stanno affrontando una normale fase di crescita e quando, invece, i loro comportamenti nascondono un segnale di stress scolastico. Fare questa distinzione non è sempre semplice, ma può fare una differenza enorme nel loro benessere e nella loro esperienza scolastica.
Quando un bambino o una bambina inizia a mostrare segni di disagio, è naturale domandarsi: “Sarà solo una fase? È una normale preoccupazione legata alla scuola, o c’è qualcosa di più profondo?”
Sono domande che molti genitori si pongono, ed è importante sapere che riconoscere i segnali giusti può aiutarci a intervenire in modo più efficace e consapevole.
Ogni bambino e bambina affronta delle sfide mentre cresce, e la scuola è uno degli ambiti principali in cui queste sfide si manifestano. Una certa dose di ansia scolastica è del tutto normale: ad esempio, la paura di prendere un brutto voto prima di una verifica o l’agitazione prima di un’ interrogazione orale fa parte del percorso. È in quei momenti che imparano ad affrontare l’incertezza, la pressione e a gestire le proprie emozioni.
Tuttavia, quando l’ansia o la preoccupazione si trasformano in uno stato costante di allarme, potrebbe esserci qualcosa di più serio. È importante, quindi, distinguere tra le normali sfide scolastiche legate alla crescita e i segnali di stress cronico.
Come riconoscere lo stress scolastico?
Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare che tuo figlio o tua figlia sta affrontando una situazione di stress legata alla scuola
- Cambiamenti nel comportamento: noti che diventa più introverso, o al contrario, più irritabile. I cambiamenti improvvisi di umore o l’evitamento di certe situazioni possono essere segni di disagi.
- Disturbi del sonno: se comincia a svegliarsi frequentemente durante la notte o ha difficoltà a prendere sonno, potrebbe essere il risultato di una preoccupazione non espressa.
- Calo della motivazione scolastica: un forte calo dell’interesse per la scuola, le materie o le attività extracurricolari può essere segno di stress scolastico.
- Somatizzazione: mal di pancia, mal di testa o altri disturbi fisici che non hanno una chiara spiegazione medica possono essere segnali di uno stress emotivo sottostante.
- Perfezionismo eccessivo: se senti tuo figlio o figlia dire frasi come “devo essere perfetto” o “non posso sbagliare”, potrebbe essere una spia di una pressione eccessiva su sé stesso/a.
Un’analisi del Georgetown University’s Center for Children and Families ha riportato un incremento significativo dei problemi di ansia e depressione nei bambini e adolescenti di età compresa tra i 3 e i 17 anni negli ultimi anni. Prima della pandemia, i tassi di ansia erano già in aumento del 27% tra il 2016 e il 2019, e nel 2020 il 9.2% dei bambini aveva ricevuto una diagnosi di disturbi d’ansia. Ciò dimostra che l’ansia e lo stress scolastico sono questioni emergenti e attuali che richiedono maggiore attenzione e supporto. Riconoscere questi segnali in tempo può aiutarci a intervenire prima che lo stress diventi troppo difficile da gestire per loro. Leggi l’articolo completo
Come possiamo supportare i nostri figli e figlie quando riconosciamo questi segnali?
Se capiamo che i nostri figli, figlie stanno vivendo un periodo di stress scolastico, la prima cosa che possiamo fare è ascoltarli empaticamente. Questo è uno degli aspetti fondamentali del mio lavoro come consulente educativa e counsellor IACP, ed è ciò che promuovo attraverso il mio approccio centrato sulla persona. Molti genitori sentono l’urgenza di risolvere subito il problema, ma il primo passo è fare spazio alle loro emozioni. Mostrare che siamo disposti a comprendere senza giudicare può fare una grande differenza. Frasi come “capisco che sei preoccupato/a” o “parliamone insieme” possono aprire un dialogo che fa sentire i bambini ascoltati e sostenuti.
Strategie pratiche per alleviare lo stress scolastico
- Crea un ambiente sicuro per esprimere le emozioni: l’ascolto attivo e senza giudizio è la chiave. I bambini e le bambine devono sapere che possono parlare delle loro paure senza il rischio di essere ridicolizzati o sminuiti.
- Ridimensiona le aspettative: aiuta i tuoi figli a comprendere che non devono essere perfetti in tutto. I fallimenti fanno parte del percorso di apprendimento, e non determinano il loro valore.
- Aiutali a pianificare: lo stress spesso deriva dal sentirsi sopraffatti dalle aspettative e dagli impegni. Aiutarli a organizzare il tempo in modo realistico e con pause per rilassarsi può alleviare la pressione.
- Coinvolgi la scuola: se i segnali di stress sono collegati all’ambiente scolastico, è utile coinvolgere insegnanti e altri operatori scolastici per comprendere meglio la situazione e collaborare per trovare soluzioni.
- Ricorri a un supporto esterno, se necessario: quando lo stress diventa cronico o molto intenso, è fondamentale rivolgersi a un professionista. Nel mio studio, lavoro con i genitori per identificare le cause dello stress nei loro figli e trovare strategie che promuovano un ambiente più sereno, a casa e a scuola.
Per capire meglio…
Immagina queste due situazioni:
- Normale sfida scolastica: Sofia, 8 anni, è preoccupata per una verifica di matematica. Nei giorni precedenti si sente ansiosa e teme di non fare abbastanza bene. Ma una volta superata la prova, anche se il voto non è quello che sperava, l’ansia svanisce. Questo è un esempio di una normale sfida legata alla crescita.
- Segnale di stress: Marco, 10 anni, si preoccupa costantemente per ogni interrogazione e verifica. Ogni mattina si lamenta di dolori allo stomaco e cerca scuse per non andare a scuola. Anche dopo aver superato verifiche o interrogazioni, l’ansia persiste e non riesce a rilassarsi. In questo caso, potremmo essere di fronte a uno stress scolastico cronico.
Il coraggio di essere genitori
Essere genitori non significa spianare ogni ostacolo sul cammino dei nostri figli e delle nostre figlie. Il vero coraggio sta nell’accompagnarli con empatia mentre affrontano le loro sfide, mostrando fiducia nelle loro capacità di superarle. Proteggerli da ogni delusione o fallimento può sembrare la via più semplice, ma in realtà li priva delle esperienze che li fanno crescere. Il coraggio sta nel permettere loro di vivere anche le difficoltà, sapendo che possono contare sul nostro supporto incondizionato.
Non è facile lasciar andare le nostre aspettative, i nostri schemi mentali, spesso legati alle nostre esperienze scolastiche, e consentire ai nostri figli di crescere a modo loro. È un atto di fiducia, di rispetto per la loro unicità, che richiede forza e consapevolezza. Qui puoi trovare il mio articolo per approfondire il tema del coinvolgimento emotivo dei genitori nel percorso scolastico dei figli, figlie.
Cambiare prospettiva è difficile, ma è uno dei più grandi regali che possiamo fare a noi stessi e ai nostri figli. Non dobbiamo avere tutte le risposte o essere genitori perfetti. Quello che conta davvero è esserci: ascoltarli, comprenderli e sostenerli con amore e accettazione, senza mai giudicare o imporre. Questo è ciò che rende il nostro supporto autentico e prezioso.
Nel corso dei miei vent’ anni di esperienza come insegnante e come consulente educativa, ho avuto l’onore di accompagnare tanti genitori in questo cammino. Ogni percorso è unico, ogni famiglia ha il proprio equilibrio da trovare, ma il filo conduttore è sempre lo stesso: il desiderio di essere una presenza positiva e rassicurante per i propri figli. E quando ci prendiamo il tempo per riflettere insieme, le soluzioni emergono con naturalezza, permettendo a tutti di crescere e fiorire.
Ricorda: ogni sfida può essere, tanto per i nostri figli e figlie quanto per noi, un’opportunità per crescere.
Un abbraccio,
Ilenia